Il progetto

Per una mobilità e un turismo attivo e sostenibile

La mobilità attiva a piedi ed in bicicletta oltre che essere rispettosa dell’ambiente contribuisce ad avere città più vivibili e se praticata per gli spostamenti quotidiani permette di migliorare il proprio stato di salute rientrando tra i sani stili di vita. Sono raccomandazioni che già da alcuni anni sono fatte dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e che gli italiani a differenza dei vicini Paesi del Nord Europa stentano a mettere in pratica.

Fortunatamente negli ultimi anni, il turismo verde, e in particolar modo il cicloturismo ed il cicloescursionismo, sta registrando un notevole incremento sviluppando la consapevolezza che la lentezza consente di scoprire più a fondo i territori, apprezzandoli maggiormente.

Le Oasi si associano naturalmente con il WWF e lo rappresentano al meglio, ma chiaramente la tutela ambientale deve svilupparsi su molteplici fronti, in questo senso ci è sembrato opportuno abbinare le Oasi al tema della mobilità attiva e sostenibile, proponendo e facilitando il raggiungimento delle Oasi in bicicletta. Pedalare verso le Oasi come occasione di vivere esperienze diverse, un muoversi lento per sentirsi ancora più immerso nel territorio e godere di un paesaggio con emozioni nuove.

Nasce quindi il progetto del “Pandaciclista” con l’obiettivo di creare e diffondere una coscienza ciclistica nella consapevolezza che usando la bicicletta una persona genera una serie di effetti positivi, non solo da un punto di vista ambientale ma anche con benefici personali, sociali ed economici.

Un importante elemento del progetto è rappresentato dalla Ciclovia Tirrenica che dal 2017 è inserita nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT) e da Ventimiglia, sviluppandosi lungo la costa, arriverà fino a Roma. Lo sviluppo totale è di circa 1.200 km di cui oltre 700 già percorribili (in sede separata o promiscua) attraversa tre Regioni: Liguria, Toscana e Lazio, Il tracciato toscano, così come riportato sul sito della Regione Toscana, si svilupperà per circa 560 km, compresi i collegamenti multimodali con stazioni ferroviarie e porti, tra cui quello di Livorno, importante nodo per Sardegna e Corsica, e il porto di Piombino che permette di inserire l'isola d'Elba nel tracciato della Ciclovia Tirrenica.

Le Oasi WWF costiere della Toscana sono o saranno, si spera nel breve periodo, collegate da questo importante asse ciclabile della Ciclovia Tirrenica che fa parte della rete delle ciclovie nazionali “Bicitalia” (BI 16) a sua volta ricompreso nella rete europea EuroVelo.

Una importante opportunità per le Oasi che già allo stato attuale possono essere raggiunte in bicicletta percorrendo alcuni tratti preesistenti e altri in progetto e/o già finanziati o da finanziare. Gli itinerari proposti privilegiano i collegamenti con le principali stazioni ferroviarie più vicine alle Oasi, promuovendo così la mobilità dolce e l’intermodalità treno e bici.

Il nostro auspicio, considerato anche l’interesse che si sta sviluppando a livello nazionale attorno al cicloturismo, è di poter estendere il progetto coinvolgendo tutte le Oasi e le Aree Naturali protette a livello regionale e nazionale.